Quando si parla di quotazione commerciale dell’oro, nei paesi a sistema metrico decimale come l’Italia, per comodità e facilità di comprensione ci si riferisce al prezzo per grammo di metallo prezioso.

Altrettanto radicata ed usata nei paesi anglosassoni e negli Stati Uniti, tuttavia, è la quotazione relativa all’oncia troy (31,1034768 grammi), un’unità di misura del peso (più precisamente, in termini fisici, della massa) di antica origine e facente parte del sistema di unità di misura imperiale britannico.

L’oncia troy, un “classico” sempre attuale

Il nome troy è presente nelle fonti documentarie fin dalla fine del 1300 e deriverebbe dal nome della città francese di Troyes, sede di una delle fiere commerciali più importanti d'Europa nel Medioevo; secondo alcuni studiosi, tuttavia, tale origine del nome potrebbe essere stata 'inventata' nel XVIII secolo. Sta di fatto che l'oncia è storicamente attestata come unitè di peso fin dall'epoca romana, quando venne definita come un dodicesimo della libbra romana.

L'oncia troy attuale, quella usata sul mercato del metallo prezioso, è la stessa del sistema imperiale britannico usato dal 1824 al 1971 (anno in cui anche il Regno Unito adottò il sistema metrico decimale) nonchè la medesima adottata come peso ufficiale standard degli Stati Uniti che ne fecero il cardine metrologico della propria monetazione con un atto del Congresso datato 19 maggio 1828.

L'oncia troy, per il mercato dell'oro, rappresenta ancora oggi uno standard, come dimostra sia la coniazione di vari tipi di monete il cui contenuto di fino è esattamente pari a tale quantitè (ad esempio, il krugerrand sudafricano) sia la realizzazione di lingotti per investimento basati su questa antica unità di misura, come quelli standard destinati alle riserve auree statali e bancarie (da 400 once) o quelli da un'oncia che sono sempre molto graditi dai risparmiatori privati.

In questo settore si inserisce il nuovo lingotto da un'oncia realizzato e commercializzato da Bolaffi Metalli Preziosi, con un titolo pari a 999,9 millesimi e caratterizzato da un numero di serie univoco e dall'ologramma antifalsificazioni 'Kinebar', prodotto in Svizzera da Argor-Heraeus, leader mondiale nel mercato. Il lingotto presenta doppio marchio e doppia certificazione di purezza: Argor-Heraeus e Bolaffi Metalli Preziosi S.p.A. Come ulteriore garanzia, e per evitare il rischio di deterioramento, ogni esemplare è inoltre inserito in un apposito blister protettivo sigillato a caldo.è

L'amministratore delegato di B.M.P., Filippo Bolaffi, ritiene che ''Grazie al piccolo taglio, il nuovo lingotto è ideale per gli investitori che volendo mediare le naturali fluttuazioni dell'oro nel tempo, invece che fare acquisti ''one shot'' prediligono una sorta di piano di accumulo di oro fisico con cadenza periodica. Affiancherà i lingotti da 50 e 100 grammi e le monete di Borsa che già trattiamo, ed è un'altra soluzione che Bmp offre per rispondere alle sempre più numerose richieste di oro da investimento data l'attuale incertezza dei mercati''.

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