Giugno 2015 è stato letteralmente “un mese d’oro” per le esportazioni di metallo prezioso dalla Gran Bretagna verso la Repubblica Popolare Cinese: secondo i dati diramati da Eurostat, infatti, il Regno Unito - che trasferisce lingotti direttamente nel gigante asiatico solo a partire da aprile 2014 -  attraverso la piazza di Hong Kong ha fatto transitare ben 32,4 tonnellate d’oro con una crescita del 6,6% su base mensile e addirittura con un incremento del 116% rispetto allo stesso mese del 2015.

L’oro britannico brilla in Cina

Dopo un avvio fisiologicamente timido è lo riporta Koos Jansen pubblicato su 'BullionStar' a questo indirizzo è le esportazioni di oro fisico dal Regno Unito alla Cina si sono consolidate nel tempo con un primo picco, prossimo a quota 30 tonnellate, nel mese di novembre 2014 (dopo i primi mesi di attività caratterizzati da risultati medi tra le 5 e le 15 tonnellate); sono seguiti due mesi di fermo vissuti ad inizio 2015 e poi una marcata ripresa, a partire da marzo di quest'anno, che ha visto entrare nel paese asiatico circa 20 tonnellate d'oro 'inglese', e poi una media di 30 tonnellate sia in aprile che in maggio per giungere, per l'appunto, alle ben 32,4 tonnellate da record del mese di giugno.

Dati più aggiornati, al momento, non sono ancora stati resi noti; è interessante tuttavia notare, come sottolinea Jansen, la provenienza del metallo prezioso esportato dalla Gran Bretagna verso la Cina: ben 19,5 tonnellate, infatti, delle 32,4 già citate e relative al giugno 2015 provengono infatti, a loro volta, dagli Stati Uniti d'America, mai così attivi sulla rotta d'oro per l'Oriente dal lontano 2012.

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