Mercato dell’oro: le opinioni di Mark O’Byrne e Sol Pahla

Anche molte banche centrali - quella di Mosca in testa - hanno proseguito, in parallelo ai grandi clienti ed investitori privati, in una politica di 'stoccaggio aggressivo' al fine di incrementare le proprie riserve auree e fronteggiare eventuali crisi valutarie e possibili shock sui mercati finanziari. Allora perchè - si domanda l'analista Mark O'Byrne dalle pagine di 'GoldCore' (leggi qui) - la quotazione del metallo prezioso non appare così 'statica' (anzi, addirittura con tendenza al ribasso) specie negli ultimi mesi?

O'Byrne si ricollega, al proposito, ad un'analisi dell'esperto Sol Pahla, di Technical Investors, le cui opinioni possono essere così riassunte: Non sempre i fondamentali guidano il mercato; [...] esistono fattori emozionali e di psicologia di massa che influiscono su tutti i mercati [...]. Ogni mercato subisce periodicamente qualche correzione al ribasso e, sotto questo punto di vista, l'oro non fa eccezione. [...] Ma riteniamo che una volta raggiunto il fondo i profitti successivi saranno ancora più consistenti.

Eè per questo che, a parere di O'Byrne e Pahla, in una fase come quella attuale - nella quale l'oro si muove tra i 1.000 e i 1.050 dollari l'oncia - il pubblico dovrebbe guardare con ancora maggiore attenzione al metallo prezioso in unèottica di diversificazione dei propri patrimoni e in modo da approfittare, in prospettiva, di livelli di prezzo che potrebbero venir abbandonati ben presto e rivisti al rialzo.

''Si tratta di far sì - prosegue Pahla - che tale 'sentiment', al momento condiviso da una parte relativamente minoritaria degli investitori, diventi una tendenza di massa. A quel punto la situazione del metallo prezioso, da 'tranquilla' com'è in questi ultimi mesi, potrebbe diventare esplosiva (in positivo)''.

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