La domanda globale di oro - scrive il report trimestrale del World Gold Council appena pubblicato (leggi e scarica qui i dati completi) - è stata pari a 992,8 tonnellate fra luglio e settembre, facendo segnare una contrazione di circa il 10% rispetto al Q3 2015, a causa dei prezzi elevati del metallo prezioso che hanno in parte scoraggiato i consumatori.
In sofferenza, in particolare, il comparto della gioielleria con una richiesta scesa a 493,1 tonnellate rispetto alle 621,6 del Q3 2015, mentre la domanda per componentistica ad alta tecnologia si è mantenuta stabile (82,4 tonnellate contro le 82,2 del Q3 2015). In crescita, invece, la richiesta del settore investimenti che ha assorbito una quantità di oro fisico pari a 335,7 tonnellate metriche rispetto alle 232,4 del terzo trimestre dello scorso anno.
In totale, nel Q3 2016 la richiesta di lingotti e monete in oro si è invece attestata a 190,1 tonnellate, contro ben 295,8 dello stesso periodo del 2015 e ben al di sotto della media del trimestre negli ultimi cinque anni (316,8 tonnellate di metallo prezioso). In deciso calo anche la domanda da parte di istituzioni e banche centrali che, nel Q3 2016, hanno assorbito 81,7 tonnellate appena, a fronte delle 168,0 acquisite nel Q3 2015 e di una media nei cinque anni, sul trimestre, di 140,1 tonnellate.
Il report prosegue con l'analisi dei mercati principali: quanto meno prudente l'India, con 194,8 tonnellate assorbite rispetto alle 271,2 del Q3 2015, in linea con la Cina che è passata da una domanda di 233,8 tonnellate di metallo prezioso a 182,5; seguono il Medio Oriente con 44,0 tonnellate rispetto alle 68,1 del Q3 2015, gli USA che passano da 57,3 a 43,6 e l'Europa con 50,3 tonnellate d'oro contro le 72,9 del Q3 2015. A commento, il World Gold Council sottolinea come la situazione indiana sia condizionata in negativo, in particolare, dall'attesa degli investitori delle nuove regole di mercato che il governo centrale sta elaborando, e che i dati ovviamente non tengono conto di quanto sta accadendo durante la 'Wedding season' in corso che, tradizionalmente, fa da traino al mercato indiano verso la fine dell'anno solare.
Dai sondaggi effettuati sui mercati dal WGC, si apprende che il 12% dei consumatori cinesi e il 18% dei consumatori indiani intervistati hanno comprato oro, nel terzo trimestre di quest'anno, direttamente in risposta al calo dei prezzi. Viceversa, parte degli intervistati si è detta ancora in attesa di prezzi più bassi prima di entrare nel mercato.
La fornitura complessiva proveniente dal settore minerario sconta, a sua volta, una lieve contrazione essendo passata alle 865,6 tonnellate del periodo luglio-settembre 2015 alle 831,8 dello stesso trimestre del 2016; in controtendenza marcata, invece, la quantità d'oro 'riciclato' - ossia, recuperato dalla rottamazione di dispositivi elettronici, gioielleria dismessa e simili - che ha fatto registrare nel trimestre un vero e proprio boom, con 340,9 tonnellate messe a disposizione del mercato nel periodo contro le 261,6 del Q3 2015. Si tratta del miglior risultato da molti anni a questa parte per il settore.