L’analista Oliver Garrett ha pubblicato il 17 novembre, nel portale “RiskHedge”, un interessante analisi elencando “Tutte le ragioni per cui le cripto valute non sostituiranno mai l’oro come bene rifugio” (leggi qui il testo completo).

L’autore - il cui report è stato rilanciato da numerosi siti specializzati nel settore oro da investimento - parte da una considerazione: “Dopo aver assistito all'incredibile crescita del valore delle Bitcoin, coloro che sono rimasti in disparte ora si stanno prendendo a calci per non averle acquistate quando sono state lanciate. Sicuramente sarebbero diventati orami milionari”.

Metallo prezioso vs Bitcoin: le ragioni dell'oro prendono sostanza

Ma l'ascesa di Bitcoin e cripto valute è davvero indicazione di un loro valore reale? “Sembra infatti - scrive Garrett - che sempre più persone giustificano l'investimento in cripto valute - anche ai prezzi record correnti - sostenendo che queste siano una copertura efficace contro l'instabilità delle valute legali“.

Certo, un sistema di valute fiat in cui le banche centrali possono e fanno letteralmente stampare denaro a volontà ha dei punti deboli. Ecco perchè i beni durevoli come l'oro continuano ad essere così popolari tra gli investitori intelligenti: come veri e propri depositi di valore, forniscono una rete di sicurezza contro il deprezzamento della valuta .

“Tuttavia - ironizza Garrett - è assai improbabile che lo stesso si applichi alle cripto valute. Nonostante ciò che i “cripto-evangelisti“ dicono, i token digitali non potranno mai sostituire l'oro come copertura finanziaria“. Ma ecco le sei ragioni che, secondo l'analista, fanno pendere nettamente il piatto della bilancia dalla parte del metallo prezioso.

1) Le criptovalute sono molto più simili alle fiat currency di quanto pensiate. La definizione di "moneta fiat" è infatti quella di una valuta che ha corso legale ma non è supportata da un bene fisico. E, dopo la fine del Gold standard negli anni è70, tutte le valute sono di fatto fiat currency.

2) L'oro ha sempre avuto un mercato universale e accessibile. Un bene, infatti, è prezioso solo se altre persone sono disposte a scambiarlo in cambio di beni, servizi o altri beni e l'oro è una delle risorse più liquide esistenti. Puoi convertirlo in contanti e il suo valore non è vincolato ai confini nazionali. Lo stesso non si puè dire delle cripto valute, la cui accettazione generale è ancora molto lontana. Inoltre, mentre secondo il WGC il valore di tutto l'oro mai estratto è di ben 7,8 trilioni di dollari, quello delle cripto valute si attesta ad appena 161 miliardi al momento della stesura di questo articolo e la capitalizzazione di mercato è suddivisa in ben 1.170 diverse cripto valute.

3) La maggior parte delle criptovalute sarà spazzata via. Molti veterani di Wall Street paragonano l'attuale corsa delle cripto valute a Internet nei primi anni '90 quando, con lo scoppio della bolla “dot-com“ nel 2000, rimasero in piedi solo le societè veramente innovative e solide come Google e Amazon. Lo stesso probabilmente accadrà con cripto valute: molte verranno spazzata via alla prima seria correzione di mercato e solo pochi diventeranno 'standard'.

4) La mancanza di sicurezza è uno dei maggiori svantaggi delle cripto valute. Negli ultimi mesi, la relativamente nuova cripto valuta Ether è stata bersaglio di hacker che ne hanno rubate per circa 82 milioni di dollari.

5) A guidare in alto il valore delle cripto valute è la speculazione. Dall'inizio dell'anno, il valore del Bitcoin è più che quadruplicato, spingendo nuovi soggetti a investire rapidamente in cripto valute. Tuttavia, uno dei gestori di hedge fund di maggior successo al mondo, Ray Dalio, della Bridgewater Associates, non ha difficoltà a considerate Bitcoin & company come “la bolla perfetta“, con tutti i rischi che essa comporta.

Le cripto valute non hanno la storia che ha il metallo prezioso come riserva di valore: sono in circolazione da meno di un decennio, mentre l'oro è utilizzato come riserva di valore da migliaia di anni. Sappiamo poi, dati alla mano, che azioni e obbligazioni hanno correlazioni basse o negative nei confronti dell'oro, in particolare durante i periodi di recessione. Questo rende l'oro una formidabile barriera.

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