BERLINO: LA FOGLIA D’ACERO VOLA VIA | E’ stata rubata nella notte tra il 26 e il 27 marzo scorsi, niente meno che dall’esposizione numismatica del celebre Bode Museum, la moneta d’oro canadese tipo “Maple leaf” dal valore nominale di un milione di dollari canadesi e dal peso di ben cento chilogrammi di metallo fino che faceva bella mostra di sé nel percorso dedicato alla storia della moneta dall’antichità ai giorni nostri.
I soliti ignoti non si sono concentrati dunque sui capolavori dell'età greca e romana, quanto sul metallo prezioso in sè e per sè trafugando questo esemplare (quasi unico al mondo) di bullion coin del diametro di circa 53 centimetri e il cui valore intrinseco (stimato in poco meno di 4 milioni di dollari USA) supera abbondantemente quello facciale. Il furto, secondo le prime indagini, sarebbe avvenuto attorno alle tre e mezza di notte. La “Big maple leaf“ venne coniata nel 2007 dalla Royal Canadian Mint ed esposta alla World Money Fair di Berlino; si trattava all'epoca della moneta-lingotto in oro più grande al mondo ed entrò poi a far parte del gabinetto numismatico del Bode Museum, che conserva oltre 540 mila tra monete, medaglie e banconote di tutto il mondo e di tutti i tempi. A riportare la notizia, fra gli altri, la BBC (leggi qui).
REGNO UNITO, QUANDO LA MUSICA VALE ORO | I dettagli non sono stati diramati, ma anche il British Museum si è attivato per indagare su un cospicuo gruzzolo di monete d'oro scoperto casualmente da un cittadino britannico nel momento in cui ha deciso di far accordare un antico pianoforte che aveva appena acquistato. Un quantitativo di sovrane e di altre monete in metallo prezioso del Regno Unito - dichiarano gli esperti - “era in grado di cambiare la vita e qualcuno, si suppone poco più di un secolo fa, lo nascose nello strumento musicale senza mai recuperarlo, forse perchè morì senza eredi o senza farlo sapere a nessuno“. Un tipico esempio di come la conservazione e la tesaurizzazione di metallo prezioso sia un'abitudine antica e diffusa. Per saperne di più si veda, ad esempio, “The Indipendent“ a questo indirizzo.
NEI PAESI BASSI LA RINASCITA DEL TALLERO | La Royal Dutch Mint ha svelato al pubblico pochi giorni fa una nuovissima bullion coin del peso di un'oncia di fino, denominata “tallero del leone“ ('Lion daadler') come la famosa moneta commerciale - all'epoca in argento - emessa da varie delle Provincie Unite nel 16° secolo, apprezzata e imitata un poè in tutta Europa. In particolare, la nuova versione in oro riproduce il tallero che venne coniato proprio nel 1617, quattro secoli fa, dalla zecca di Utrecht con al dritto un cavaliere in armatura ed uno scudo con leone rampante e, al rovescio, lo stesso leone a tutto campo, circondato da iscrizioni. Per saperne di più, si può leggere l'articolo di Michael Alexander su “Coin Update“ a questo indirizzo.
ZIMBABWE: FONDI PER FAR RIPARTIRE LE MINIERE | Il governo dello Zimbabwe ha sbloccato fondi per 88 milioni di dollari per far ripartire l'attività delle numerose, piccole miniere d'oro messe in ginocchio dalle alluvioni che, nelle scorse settimane, hanno devastato ampie aree del paese. Il metallo prezioso rappresenta infatti, per il paese africano, una delle più importanti voci di esportazione. Il ministro per lo Sviluppo minerario, Walter Chidhakwa, ha dichiarato che anche grazie al supporto tecnico di compagnie sud coreane, il paese potrebbe, entro fine anno, non solo raggiungere le 25 tonnellate di produzione di metallo prezioso preventivate, ma incrementarle fino a 28. Lo riporta lo “Zimbabwe Indipendent“ in questo articolo.
PRIMO BIMESTRE NERO PER IL BULLION DI U.S. MINT | Il mercato del metallo prezioso sotto forma di monete, negli Stati Uniti, è composto in parte non trascurabile da investitori-collezionisti i quali privilegiano, in abbinamento a monete da investimento classiche come aquile e doppie aquile, krugerrand e sovrane, anche le nuove emissioni della U.S. Mint coniate in oro puro. E, un pò a sorpresa, secondo le prime stime il calo di vendite relativo alle novità bullion federali nel primo bimestre 2017, rispetto allo stesso periodo del 2016, è stato di oltre il 30%. Nel dettaglio, la domanda di monete tipo Eagle da un'oncia di fino e con data 2017 è scesa in gennaio del 5% rispetto allo stesso mese del 2016, per crollare addirittura del 70% in febbraio, sempre rispetto al febbraio dello scorso anno. Questo e altro su èNumismatic Newsè a firma di Dave Harper (leggi qui).