ETF IN ORO, I DATI WGC DI LUGLIO | Secondo il World Gold Council, alla fine di luglio le partecipazioni globali in ETF basati sull’oro e prodotti simili erano pari a 2.245,0 tonnellate, 67,7 in meno rispetto a giugno. Queste partecipazioni sono state valutate in 91,5 miliardi di dollari USA, un importo inferiore dell'1% rispetto al mese precedente.
I fondi nord americani hanno subito le perdite più pesanti - con un ridimensionamento di 60,6 tonnellate (-5%) fino a quota 1.166,1 tonnellate. Anche i fondi europei hanno subito una contrazione di 6,8 tonnellate fino assestandosi a quota 970,9. In Asia, il mercato degli ETF sull'oro ha guadagnato marginalmente (+0,7 tonnellate), mentre gli strumenti finanziari basati sul metallo prezioso nel resto del mondo hanno perso 1,0 tonnellate attestandosi a 45,3 tonnellate complessive. Per quanto riguarda la Cina, mercato di riferimento per il metallo prezioso, si è avuta una diminuzione pari a 0,7 tonnellate che di fatto ha lasciato inalterato lo scenario complessivo nel paese.
'NAZI GOLD', NUOVO RITROVAMENTO | Non sembra avere fine la caccia all'oro appartenuto al Terzo Reich. E' stato infatti individuato a 120 miglia dalle coste dell'Islanda il relitto della “SS Minden“, una nave mercantile affondata nel 1939 che, secondo le fonti storiche, avrebbe trasportato oro dalle banche di alcuni paesi del Sud America verso la Germania, che si avviava a scatenare il Secondo Conflitto Mondiale. Il valore del metallo prezioso colato a picco e che, ora, un team di ricercatori sta tentando di recuperare, ammonterebbe a circa 163 milioni di dollari.
TANZANIA, TASSE IN VISTA PER ACACIA | Il governo del presidente John Magufuli ha chiesto ad Acacia Mining, sussidiaria di Barrick Gold attiva nel paese africano, di pagare tutte le tasse, con relativi interessi e sanzioni, che la compagnia - complici funzionari compiacenti - non avrebbe corrisposto tra il 2000 e il 2017 esportando il metallo prezioso ed altri minerali estratto. La cifra richiesta, 190 miliardi di dollari USA, è davvero astronomica e rappresenta circa 40 volte le entrate complessive di Acacia Mining del 2016 mentre il settore minerario (non solo l'oro, dunque, ma anche la tanzanite e i diamanti) contribuisce al PIL del paese africano per circa il 4%.
L'intento di Magufuli, con questa mossa, sembra quello di spingere sull'acceleratore per la nazionalizzazione di tutte le miniere della Tanzania; sono a rischio tuttavia, solo per quanto riguarda gli impianti gestiti da Acacia, circa 40 mila posti di lavoro.
ORO IN PAPUA NUOVA GUINEA | La compagnia mineraria Crater Gold Mining Ltd ha consolidato i propri diritti sul sito estrattivo di Nevera che, nel periodo 2010-2013, attraverso perforazioni per complessivi 14.500 metri ha permesso di individuare riserve di metallo prezioso sfruttabili per circa 800 mila once (pari a poco meno di 25 tonnellate d'oro). I finanziamenti per lo sfruttamento, fa sapere la società, verranno dalla vendita di un altro sito ritenuto da Crater Gold Minign Ltd non strategico.