WGC, FOCUS SUL MERCATO TEDESCO | Il World Gold Council ha dedicato buona parte dell’ultimo bollettino “Gold Investors” pubblicato il 14 dicembre al mercato tedesco, il più vivace del continente europeo se si esclude - per ovvie ragioni storiche e per la sua natura di “piattaforma di transito” e di “luogo privilegiato di stoccaggio” - quello elvetico.
In uno degli articoli, in particolare, il direttore dell'Ufficio ricerche del WGC Alistair Hewitt analizza gli ultimi dieci anni dal punto di vista degli investitori privati (leggi qui). La domanda media di barre e monete prima del 2008 languiva (circa 17 tonnellate all'anno tra il 1995 e il 2007) e, in alcuni anni, c'erano più venditori che acquirenti. Di fronte alle crisi finanziarie e alla politica monetaria accomodante, gli investitori tedeschi si sono rivolti all'oro per proteggere la loro ricchezza. L'anno scorso, quasi 7 miliardi di euro sono stati investiti in oro in Germania. Il fabbisogno annuo di lingotti e monete è in Germania quadruplicato, aumentando da 36 tonnellate nel 2007 a 134 tonnellate nel 2009.
GALLES, QUANDO L'ORO VALE MOLTO PIUè DELL'ORO | Esistono casi in cui ad un quantitativo di metallo prezioso viene attribuito dal mercato un plusvalore dettato da ragioni particolari. E' il caso di alcune pepite - per un totale di circa 60 grammi di fino - estratte dalla miniera gallese di Clogau tra il 1979 e il 1981. Un oro 'raro' in quanto proveniente da un sito ormai dismesso è che, peraltro, è sempre stato a bassissima produttivitè. Pepite che, valutate circa 8.000 sterline sul mercato britannico, all'asta ne hanno spuntate ben 44 mila è fronte di una base di 36 mila. Come dire che, in certi casi, anche per il metallo prezioso “origine fa la differenza“. A rendere un caso la vendita di queste rarissime pepite di origine gallese vi è stata anche la voce che ad acquistarle potrebbe essere stato il principe Harry, che convolerà a nozze con Meghan Markle la prossima primavera e che è noto per divertirsi a disegnare personalmente gli anelli che regala alla fidanzata. L'articolo sul ''Daily Post'' a questo indirizzo.
KAZAKHSTAN, ORO AL POPOLO... E AL GOVERNO | E' stata aperta dal 31 maggio al 1° dicembre la campagna lanciata dalla Banca nazionale del Kazakhstan per consentire ai cittadini di investire in metallo prezioso acquistando piccoli lingotti. Nel periodo, si apprende da fonti di Astana, sono stati collocati sul mercato 1.485 lingotti di vari formati, per un peso complessivo di 51,640 chilogrammi. Anche il governo ha provveduto, nel frattempo, a rinforzare le proprie riserve auree anche se il quantitativo acquisito e le fonti da cui proviene non sono state rese note. Gli ultimi dati disponibili (clicca qui) hanno visto il paese centro-asiatico incrementare il proprio quantitativo di metallo prezioso di riserva dalle 267,69 tonnellate del marzo 2017 alle 279,03 della fine di giugno.