BATTERI “MINATORI”: UNA SCOPERTA RIVOLUZIONARIA? | Alcuni ricercatori hanno individuato nel Queensland, in Australia, una specie di batteri che sarebbe in grado di “aggregare” micro particelle d’oro trasformandole in piccole pepite in grado di essere sfruttate e lavorate. Si tratterebbe di una scoperta rivoluzionaria che, se portasse a risultati su vasta scala, da un lato permetterebbe alle compagnie estrattive di “ripulire” i grandi bacini minerari inattivi da tutto il metallo prezioso residuo (altrimenti non lavorabile) e, dall’altra, di contribuire in modo decisivo al riciclaggio dell’oro contenuto in smartphone, computer e altri dispositivi elettronici. Una parte di tale metallo, infatti, con le attuali tecniche di “rottamazione” e recupero va comunque disperso. Frank Reith, docente presso l’Università di Adelaide, ha spiegato in questo modo l’azione dei batteri “minatori”: “Questi microrganismi appaiono in grado di ‘filtrare’ altri minerali come l'argento e il rame e quindi di ‘costruire’ piccole pepite, granello dopo granello, strato per strato fino a renderle individuabili e lavorabili con processi industriali". Per saperne di più leggi qui il reportage pubblicato dal sito della “ABC News”.

News e aggiornamenti dal mondo del metallo prezioso

LONDRA, LèORO VIAGGIA IN PORSCHE | Nel portale del quotidiano britannico 'Daily Mail' del 21 gennaio trova spazio la curiosa notizia del recente trasferimento di 24 lingotti d'oro, per un controvalore di circa 10 milioni di sterline, attraverso il centro di Londra verso un caveau - ovviamente segreto - situato nella zona di Hutton Garden. Cosa cèè di stranoè Il fatto che, a svolgere il delicato compito di veicoli portavalori non sono stati i consueti furgoni blindati ma delle scintillati supercar, per l'esattezza tre Porsche Panamera che - scortate dalla polizia - hanno percorso le 12 miglia che separavano la raffineria di produzione dei lingotti (la storica Baird & Co.) dalla destinazione finale. Per l'articolo completo e una curiosa photo gallery clicca qui.

RANDGOLD: KIBALI A PIENO REGIME NEL 2018 | La compagnia estrattiva Randgold Resources ha dichiarato di aspettarsi che la sua miniera d'oro di Kibali, nella Repubblica Democratica del Congo, raggiunga la piena produzione entro quest'anno in seguito alla messa in funzione del sistema automatizzato di sollevamento e movimentazione del minerale. L'amministratore delegato Mark Bristow ha affermato inoltre che con la riduzione delle spese per lo sviluppo, Kibali dovrebbe ora essere in grado di ricoprire i prestiti in conto capitale finora contratti. Inoltre, il CEO della compagnia ha aggiunto che Kibali è sulla buona strada per raggiungere il suo obiettivo di produzione di 700 mila once di metallo prezioso nel corso del 2018. Per saperne di più clicca qui.

NUOVA MINIERA OPERATIVA IN COSTA DèAVORIO | Perseus Mining ha annunciato che la propria miniera di Sissingué sta diventando operativa, avendo consegnato i primi carichi di minerale grezzo all'impianto di raffinazione proprio all'inizio di gennaio. L'impianto, che si trova in Costa d'Avorio, dovrebbe avere una vita operativa di appena cinque anni nei quali si stima una produzione di 358 mila once di metallo prezioso di cui circa 80 mila nei primi tre anni e il resto suddiviso negli ultimi due. Per saperne di più leggi l'articolo pubblicato su ''Mining.com'' a questo indirizzo.

Prodotto aggiunto alla wishlist