ETF gold backed, i dati di giugno | Il World Gold Council ha diramato i dati relativi alle partecipazioni in ETF basati sull’oro e prodotti simili che, in giugno, sono diminuite di 49,3 tonnellate nominali scendendo a 2.434 tonnellate complessive.
“Gli investitori - secondo il WGC - sembrano essersi scrollati di dosso la scarsa performance del mercato azionario e le crescenti tensioni commerciali a livello globale, spingendo il prezzo dell'oro in dollari a scendere del 4,2% a giugno“. I deflussi dagli ETF sono stati più elevati nei fondi del Nord America, che hanno perso 1,9 miliardi di dollari a fronte della forza del dollaro USA e del calo del prezzo dell'oro, mentre i fondi quotati in Asia e in altre regioni hanno perso rispettivamente 149 e 89 milioni. L'Europa ha visto afflussi marginali durante il mese, con partecipazioni in oro in aumento di 52 milioni di dollari USA.
Stati Uniti, oro giallo al top grazie a Meghan | La domanda di gioielli in oro degli Stati Uniti è salita a livelli mai più visti dal 2009 nel primo trimestre di quest'anno, infondendo uno stato di ottimismo a tutto il settore. I gioiellieri attribuiscono la rinnovata popolarità dell'oro alla duchessa del Sussex, Meghan Markle, che è un'appassionata sostenitrice dell'oro giallo. Le vendite statunitensi di oro giallo sono cresciute del 30% circa nel periodo precedente al royal wedding di maggio tra l'attrice statunitense e il principe Harry.
Una recente ricerca, del resto, indica che gli acquisti effettuati dalle celebrità hanno un'influenza determinante sulla vendita di gioielli. In un sondaggio del 2016, il 22% degli intervistati ha dichiarato di essersi ispirato a riviste e giornali quando ha acquistato gioielli o moda di lusso, mentre un ulteriore 11% è stato direttamente influenzato dalle celebrità.
Dubai: decolla la piattaforma islamica dell'oro | Il primo contratto al mondo formalizzato secondo le regole del cosiddetto Shari'ah Gold Standard è stato ben accolto dagli investitori alla quotazione presso il Dubai Gold & Commodities Exchange (DGCX) nel marzo di quest'anno.
I volumi hanno superato gli 80 chilogrammi, per circa 3,5 milioni di dollari USA di controvalore, solo nel primo giorno di negoziazione. Da allora l'interesse è aumentato, con circa 22 milioni di dollari USA, circa 515 kg di fino, scambiati entro la fine di giugno. Il contratto in questione è stato il primo nel suo genere ad essere lanciato nel Gulf Cooperation Council e il suo successo iniziale mette in evidenza la propensione degli investitori islamici per prodotti basati sull'oro e negoziati in borsa.