ASIA: E’ TEMPO DI UN NUOVO GOLD STANDARD? | Alasdair Macleod, dalle colonne di “GoldEagle”, propone un’approfondita riflessione partendo dalla constatazione che metà della popolazione mondiale vive nell’area eurasiatica e che, storicamente, questa parte del mondo attribuisce un ruolo fondamentale al metallo prezioso. 

News in breve dal mondo del metallo prezioso

La Shanghai Cooperation Organisation (SCO) fondata nel 2001, in particolare, ha tra i suoi affiliati a vario titolo sia la Russia che l'India e la Cina e l'organizzazione si sta muovendo da tempo nella direzione di eliminare l'uso del dollaro negli scambi tra gli stati membri; contemporaneamente, sia Mosca che Pechino, senza contare l'India, stanno incamerando - per vie più o meno ufficiali o dichiarate - migliaia di tonnellate d'oro, il che fa supporre a Macleod (opinione condivisa da numerosi altri analisti) che lo SCO voglia impostare, prima o poi, un nuovo Gold Standard eurasiatico per supportare lo yuan, il rublo e la rupia ridimensionando il ruolo del dollaro USA (per tutti i dettagli leggi qui).

QUATTRO ARRESTI PER IL FURTO DELLA SUPER BULLION | Berlino: quattro persone sono state arrestate l'11 luglio - lo riferisce fra gli altri in New York Times, leggi qui - per il furto, avvenuto il 27 marzo scorso, della mega moneta in oro canadese del peso di 100 chilogrammi dal Bode Museum della capitale tedesca. Tra gli arrestati anche uno dei guardiani che avrebbe agito per favorire l'ingresso e l'uscita dei ladri.

La super moneta-lingotto, dal valore nominale di un milione di dollari canadesi, era stata coniata dalla Royal Canadian Mint nel 2007 e da anni era esposta nel percorso del Bode Museum dedicato alla storia dell'oro e della moneta. Secondo gli inquirenti la “Maple Leaf“ non potrà mai essere recuperata dal momento che, con ogni probabilità, è già stata fusa ed il metallo immesso nel circuito illegale del commercio di preziosi.

ELICOTTERI IN CAMBIO DI OROè CHE NON C'E' | Mali: il giacimento aurifero di Kodieran non ha mai prodotto oro tuttavia si è scoperto che, nel 2012, nella miniera è entrato un curioso azionista, Airbus, il gigante dell'aviazione francese che ha acquistato una quota nel sito pari a 15 milioni di euro da un fondo interno attraverso una serie di entità nelle Isole Vergini Britanniche, Lussemburgo, Svizzera e Germania.

L'incursione di Airbus nel settore minerario - secondo èBllombergè, leggi qui - non è stata tuttavia infruttuosa, vista la firma di un primo contratto con l'esercito di Mali per la vednita due elicotteri Super Puma di seconda mano. Inoltre, ci potrebbero essere ulteriori ordini di materiale aeronautico per contrastare gli attacchi ribelli. L'èaffaireè degli elicotteri e della miniera d'oro ha richiamato l'attenzione del procuratore di Ginevra Yves Bertossa, che sta indagando. Leggi qui l'articolo completo.

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