Tutto è iniziato in un modo abbastanza innocuo: nel dicembre del 2016, dopo circa un anno di trattative, Accounting and Auditing Organisation for Islamic Financial Institutions (AAOIFI) e il World Gold Council hanno annunciato la nascita dello “Shari'ah Gold Standard”, una piattaforma di accordi e regole celebrata come un potenziale elemento di grande spinta per domanda globale di oro in quanto concepita per fornire ad oltre due miliardi di musulmani nel mondo l'accesso a prodotti finanziari basati sul metallo prezioso che in precedenza erano vietati dalle leggi islamiche. Non solo ETF, ma anche piani di accumulo in oro fisico, partecipazioni in miniere, stoccaggio di lingotti e monete presso istituti autorizzati.
Secondo la legge della Shari'ah, l'oro fisico è stato finora sempre considerato un qualcosa di “ribawi“, il che significa che poteva essere utilizzato solo come valuta e indossato sotto forma di gioielli, ma non poteva essere scambiato per speculazione o per un potenziale plusvalore futuro. Tuttavia, gli investitori musulmani erano ben consapevoli che il mondo della finanza islamica - il cui giro d'affari è valutato in circa i 1,8 trilioni di dollari - stava perdendo importanti opportunità.
Secondo le nuove regole, tutte le attività legate al metallo prezioso sono ''etiche'' fintanto che vi è dell'oro fisico come reale sottostante. E non si è dovuto attendere a lungo per veder nascere un prodotto finanziario nuova di zecca nel mondo islamico che unisce la popolarità del Bitcoin con il valore senza tempo dell'oro fisico: OneGram, cripto valuta completamente supportata da metallo prezioso reale.
La nuova moneta è stata presentata il 4 maggio scorso presso il Ritz Carlton International Financial Centre di Dubai e immessa sul mercato circa due settimane più tardi. Secondo il sito web di OneGram, inizialmente ogni moneta (OGC) è garantita da un grammo d'oro e può essere utilizzata per i pagamenti digitali, proprio come Bitcoin. A differenza di questo, tuttavia, Il numero totale OneGram è fisso e non cambierà nel tempo. Le commissioni sulle transazioni digitali saranno reinvestite per acquistare più oro e “di conseguenza - afferma il sito - la quantità di oro ''backup'' ogni OGC aumenterà con il tempo“ (e con essa il valore).
“Negli ultimi anni, il Medio Oriente ha visto una crescita incredibile in innovazioni tra cui i token digitali e i contratti intelligenti ha dichiarato Ibrahim Mohammed, fondatore e CEO di OneGram, nel suo primo comunicato stampa. Con OneGram, siamo entusiasti di fornire un'opportunità per gli investitori che hanno a cuore i mercati finanziari islamici e la sicurezza degli investimenti in materie prime permettendo loro di beneficiare dei progressi tecnologici“.
Si potrebbe anche delineare uno scenario - sostiene la società di analisi Hard Asset Alliance in un articolo apparso a fine maggio su “GoldEagle“ (leggi qui) - nel quale il piante si stia avviando, partendo dal mondo islamico, verso la creazione di una nuova valuta globale come alternativa al dollaro, cosa che la Russia e la Cina avrebbero in mente di fare. Il tutto, naturalmente, avendo il metallo prezioso come garanzia.
Un ulteriore approfondimento sul tema OneGram è firmato da Mark O'Byrne a questo indirizzo.