La decisione del presidente americano Joe Biden di ritirarsi dalla corsa presidenziale del 2024 e il consequenziale indebolimento del dollaro hanno reso l’oro più attraente agli occhi degli investitori.

Oro in rialzo dopo il ritiro di Biden dalle presidenziali Usa

Come riportato dall’agenzia Bloomberg, nella situazione di incertezza della tumultuosa campagna elettorale negli Stati Uniti, il metallo giallo ha registrato ottime performance beneficiando della domanda di beni rifugio.
Alla luce delle prossime elezioni presidenziali americane, nel recente rapporto intitolato Ballots to Bullion. Examining the US Election’s Effect on Gold il World Gold Council ha analizzato le performance dell’oro durante le ultime due passate amministrazioni e i possibili scenari futuri per la domanda di oro fisico. L’analisi rileva che, sebbene l’oro non abbia tendenzialmente reagito in modo significativo ai risultati delle scorse scelte dei cittadini americani alle urne, la tornata elettorale attuale potrebbe avere un effetto diverso: «Il risultato di queste elezioni potrebbe avere una ricaduta più evidente sul sentimento degli investitori. Il proseguimento dell’incertezza legata alle elezioni e le minacce geopolitiche crescenti aggiungeranno più volatilità e probabilmente influenzeranno variabili macro più ampie. Questo, a sua volta, potrebbe spingere gli investitori a valutare come mitigare il rischio nei propri portafogli e attirarli verso un bene rifugio come l’oro».
Ora il mercato attende i dati sul prodotto interno lordo degli Usa e quelli sulle spese per consumi personali per il secondo trimestre (Pce). Gli investitori si concentreranno anche sui commenti di Jerome Powell, presidente della Federal Reserve, la banca centrale statunitense, al termine della riunione del 30 e 31 luglio. «Esiste la possibilità di un taglio dei tassi a luglio se i dati di questa settimana, come il Pce, continuano a mostrare un rallentamento economico», ha detto l’analista di Ubs Giovanni Staunovo. «Crediamo ancora che l’oro abbia un ulteriore potenziale rialzista rispetto ai livelli attuali. Puntiamo a un livello di 2.600 dollari l’oncia entro la fine dell’anno».
La scorsa settimana, per effetto delle crescenti probabilità di tagli ai tassi di interesse della Fed – situazione favorevole all’opportunità di investire in oro – i prezzi del metallo prezioso hanno raggiunto un massimo storico di 2.483,60 dollari l’oncia.

Fonte: gold.org

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