Il 21 gennaio, all’indomani della cerimonia di insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca, l’oro spot (il metallo prezioso con consegna immediata) è passato a 2.724,6 dollari l’oncia, con una crescita dello 0,61%. La salita del metallo prezioso è stata sostenuta da un dollaro più debole, mentre i mercati stanno ora valutando il potenziale impatto economico delle politiche del tycoon, al suo secondo mandato di presidente degli Stati Uniti, per valutarne l’influenza sulla traiettoria dell’oro.
Trump ha dichiarato l’intenzione di introdurre nuove tariffe commerciali nei confronti di paesi come Messico, Canada e Cina, una strategia che potrebbe rafforzare il dollaro e, di conseguenza, influire anche sul mercato dei metalli preziosi. Tuttavia, gli analisti sottolineano che il clima dei mercati sarà determinato dall’interazione tra le politiche economiche statunitensi e l’orientamento monetario della Federal Reserve.
«Credo che la presidenza di Donald Trump comporterà una maggiore volatilità dei mercati, mentre alcune delle sue politiche potrebbero mantenere l’inflazione più alta per un periodo lungo. Questo dovrebbe continuare a supportare gli asset rifugio come l’oro», ha affermato Giovanni Staunovo, analista di UBS citato dall'agenzia Reuters.