Alla recente conferenza annuale della London Bullion Market Association, che si è svolta a Boston dal 28 al 30 ottobre, quella che è chiamata “l'opinione di consenso” (ossia la previsione media) sul prezzo del metallo prezioso per il 2019 tra i 682 delegati del settore presenti è stata di ben 1.532 dollari per oncia.
La LBMA offre la sua “opinione” ogni anno, di solito vedendola confermata nella sostanza, se non a meno di qualche punto percentuale, dalla successiva evoluzione reale del mercato aureo. Pertanto, la una “opinione di consenso” su un prezzo medio superiore di circa 25% rispetto al range di negoziazione di fine ottobre 2018 è apparsa, a molti operatori del settore, come una vera e propri una sorpresa.
"Questa è la previsione più rialzista dal 2012", ha dichiarato Ruth Crowell (nella foto), amministratore delegato dell'organizzazione che coordina banche operative nel settore bullion, istituzioni finanziarie legate a vario titolo al metallo prezioso, compagnie estrattive e soggetti raffinatori. Al momento dell'incontro, i mercati azionari erano in fibrillazione, l'ultima crisi dei paesi emergenti stava raggiungendo un punto di ebollizione e l'ordine finanziario globale era più precario di quanto lo fosse da molto tempo. Il ruolo dell’oro come bene rifugio sicuro era tornato sulle pagine finanziarie.
Pochi giorni dopo, il World Gold Council ha pubblicato la sua valutazione trimestrale del mercato dell'oro fisico. La domanda di monete e lingotti d'oro, la categoria che tiene traccia dell'interesse degli investitori privati, è cresciuta del 28% rispetto al terzo trimestre del 2017. "Volatilità del mercato azionario e debolezza valutaria", si legge nella relazione "hanno anche aumentato la domanda in molti mercati emergenti: la Cina, il più grande mercato al mondo di barre e monete, ha visto la domanda aumentare del 25% anno su anno".
La domanda delle banche centrali, un altro indicatore di interesse globale nel metallo, osservato da vicino, è cresciuta del 22% rispetto all'anno precedente. "Questo," ha affermato il WGC, "è il più alto livello di acquisti netti dal 2015, sia trimestrale che da inizio anno, ed appare notevole a causa di un maggior numero di acquirenti". In breve, il Consiglio Mondiale, sottolineando i forti aumenti nei flussi commerciali di metallo prezioso in tutta la comunità finanziaria non ha fatto che aumentare la credibilità delle previsioni rialziste dichiarate a Boston dalla London Bullion Market Association.