La compagnia australiana Orinoco Gold ha approvato investimenti per 6,6 milioni di dollari per il potenziamento degli impianti estrattivi della propria miniera sotterranea di Cascaval, in Brasile.
La compagnia, che si sta trasformando da società di esplorazioni minerarie in realtà estrattrice e produttrice a tutti gli effetti, vede nel sito brasiliano una pietra miliare del proprio sviluppo industriale. La miniera, che si colloca in un ricco distretto estrattivo, secondo quanto si apprende dal portale specializzato ''MiningWeekly'' (leggi qui l'articolo completo), al momento della sua scoperta è stata giudicata capace di fornire almeno 40 mila once d'oro all'anno.
Il governo dell'Etiopia, invece, ha da poco siglato un accordo con la società britannica KEFI Minerals per la produzione di oro e argento, che concede alla compagnia di estrarre metalli preziosi dalle miniere di Tulu Kapi (regione di Oromia) per un periodo di tempo di vent'anni. KEFI Minerals, che prevede di portare a pieno regime le nuove miniere entro due anni, realizzerà nella regione infrastrutture adeguate. Maggiori informazioni nel sito ''TurkishWeekly'' (leggi qui l'articolo completo).
Il Sudan, per parte sua, con un esborso di 100 milioni di dollari ha acquisito il controllo della compagnia Ariab Mining Company, rilevando il 44% del pacchetto azionario dal miliardario egiziano Naguib Sawiris. Ahmed Sadiq al-Karouri, ministro delle miniere, sottolineando come il controllo delle risorse strategiche è specie dei giacimenti di metalli preziosi è sia essenziale per la stabilizzazione dell'economia del paese africano, ha dichiarato che la produzione di oro sudanese dovrebbe questèanno arrivare a 76 tonnellate (leggi qui per maggiori dettagli).
In Tasmania, infine, la Unity Mining ha totalizzato 15.829 once d'oro di produzione nel trimestre gennaio-marzo (11.370 ne erano state estratte nel quarto trimestre del 2014) dalla propria miniera di Henty, il termine del cui sfruttamento è previsto per la fine del 2015 (leggi qui per altre informazioni).