Secondo le più recenti e aggiornate statistiche ufficiali diramate in settembre dal Fondo Monetario Internazionale, le riserve auree detenute dagli stati – attraverso le rispettive banche centrali - e da organismi bancari sovranazionali del mondo assommavano, a luglio 2014, ad un totale di 31.866,1 tonnellate.
Capofila tra le nazioni con le più consistenti riserve aurifere gli Stati Uniti d’America, con 8133,5 tonnellate stipate nella celeberrima e superprotetta sede di Fort Knox (Kentucky) seguiti a notevole distanza dalla Repubblica Federale Tedesca con 3384,2 tonnellate e dal Fondo Monetario Internazionale con 2184,0. Quarta l’Italia con 2451,8 tonnellate di riserve auree, seguita a ruota dalla Francia con 2435,4.
Sopra le mille tonnellate si collocano anche la Russia (1105,3), la Cina (1054,1) e la Svizzera (1040,0). L’India si ferma a 557,7 tonnellate, all’undicesimo posto, mentre al tredicesimo si colloca la Banca Centrale Europea con 503,2 tonnellate. Solo trentasei soggetti al mondo, sui cento censiti dal Fondo Monetario Internazionale nella sua statistica, superano le 100,0 tonnellate di riserve auree. L’Eurozona, considerata nella sua globalità ed incluse le riserve strategiche della Banca Centrale Europea, risulta il primo detentore d’oro al mondo con ben 10.784,2 tonnellate di metallo prezioso.