Ronan Manly, dalle colonne di “BullionStar”, lo scorso 17 febbraio ha proposto un interessante articolo dedicato alla questione, sempre d’attualità, di quanto oro ci sia effettivamente stoccato nel sottosuolo di Londra, piazza storica e di importanza globale nel mercato del metallo prezioso. 

Uno spiraglio di luce filtra dai caveau londinesi?

Facendo seguito ad un articolo pubblicato dall'autorevole ''Financial Times'', Manly riporta la notizia che la London Bullion Market Association (LBMA) avrebbe intenzione di iniziare pubblicare dati completi sulla effettiva quantità di oro fisico allocata nei depositi della capitale britannica. Si tratterà di un 'Data Vault' a cadenza trimestrale che comprenderà sia informazioni sull'oro stoccato presso la Bank of England sia sui lingotti e il metallo prezioso, sotto altre forme, depositato presso le grandi banche commerciali e le principali società di trattamento valori.

La notizia sarebbe trapelata da una persona “coinvolta nel progetto“ ma LBMA ha rifiutato di commentarla, secondo Manly per ''preparare il mercato in modo progressivo'' a questa novità che sarebbe, a suo modo, epocale nell'ottica di quella necessità di trasparenza del mercato dell'oro invocata da più parti e da molti anni.

Un primo step potrebbe essere rappresentato dalla pubblicazione mensile, da parte della Bank of England, dei quantitativi d'oro che l'istituto custodisce per conto delle altre banche centrali d'Europa e del resto del mondo; un'operazione in fondo non risolutiva, sotto il profilo della completezza dell'informazione, ma in ogni caso un passo avanti rispetto al nebuloso panorama attuale. LBMA e BoE - i fratelli di sangue del mercato aureo londinese, come li definisce Ronan Manly - potrebbero tuttavia effettuare una simile operazione anche con il solo scopo di dare qualcosa in mano ai media per meglio celare altri dettagli della complessa realtà legata al metallo prezioso nella City.

Segue un lungo elenco di azioni che dovrebbero essere intraprese per dare al mercato globale del metallo prezioso una trasparenza effettiva; passando ai dati attualmente disponibili, l'analista si sofferma invece sulle relazioni della Banca d'Inghilterra, che di anno in anno forniscono soltanto un generico dato del valore in sterline dell'oro custodito, mentre il sito istituzionale della LBMAè accenna da tempo solo ad un quantitativo, pressochè costante, pari 6.500 tonnellate 'circa', suddivise in otto siti di stoccaggio. Di alcuni di questi di conosce l'ubicazione esatta, mentre di altri si sa solo, genericamente, che si trovano all'interno della circonvallazione M25, l'anello autostradale che circonda la 'Greater London'.

Per saperne di più leggi l'articolo completo a questo indirizzo.

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