Dal 19 novembre, il Mu$eum of American Finance di New York propone un’interessante esposizione dal titolo “Worth its weight: gold from the ground up”, mostra destinata ad affascinare i visitatori attraverso i molteplici, spettacolari e inaspettati modi in cui l’oro, nel corso dei millenni, ha influenzato le nostre vite, dalla scienza alla tecnologia fino all'intrattenimento e alla cultura pop, senza dimenticare ovviamente la finanza e l’economia.
"Siamo entusiasti di presentare più di cento splendidi oggetti in oro provenienti da oltre una dozzina di collezioni pubbliche e private nella cornice, altrettanto unica, di Wall Street", ha dichiarato David Cowen, presidente del museo. Tre sale, per altrettante aree tematiche - la corsa all'oro, la finanza, le miniere e la raffinazione - esploreranno come la storia del metallo prezioso sia intimamente intrecciata, in particolare, con la storia americana.
Nell'ambito del percorso, la sezione "I tanti volti di oro" presenterà vignette sulla miriade di usi del metallo prezioso e sul suo significato in tutto il mondo, ad esempio di come il concetto di "oro" sia diventato sinonimo de "il meglio". Il rapporto - più familiare - che le persone hanno con l'oro è tuttavia quello attraverso gioielli e ornamenti, monete e lingotti da investimento. La stanza dal titolo "Jewelry Box" si concentrerà non a caso sul lusso e sul fascino di gioielli e arredi d'oro, con diversi oggetti unici in prestito da collezioni come quella della Smithsonian Institution, di Tiffany & Co. e della designer di gioielli Marla Aaron. La stanza "Midas Touch" sarà caratterizzata invece dalle creazioni di Sidney Mobell, un moderno 'Mida' che trasforma oggetti di uso quotidiano opere d'arte fatte d'oro, sfidando il rapporto tra il mondano e il lussuoso.
Non mancheranno, naturalmente i lingotti e le monete, alcune molto più preziose per la loro storia e rarità che per il peso intrinseco, come gli aurei dei dodici cesari. Maggiori informazioni sulla mostra nel sito del Mu$eum of American Finance a questo indirizzo.