Il Q1 2016 - secondo il report periodico diramato il 16 maggio dal World Gold Council - è risultato per l’oro il miglior primo trimestre negli ultimi trent’anni, con una domanda globale di metallo prezioso che è cresciuta di ben il 21% fino ad attestarsi a quota 1.289,8 tonnellate. La voce “oro da investimento” ha trainato l’intero comparto, mentre la richiesta per gioielleria è scesa bruscamente a causa sia dell’aumentato prezzo del metallo prezioso che a causa di fattori specifici del mercato. I consumatori indiani, in particolare, ostacolati dalle autorità negli acquisti di manufatti in oro, hanno determinato il risultato negativo del comparto. Anche le acquisizioni da parte delle banche centrali, inoltre, hanno mostrato segnali di rallentamento pur mantenendosi robuste.
Nel dettaglio, rispetto al primo trimestre del 2015 la richiesta d'oro per riserve strategiche nazionali si è contratta di 2,9 tonnellate, e di 2,4 tonnellate quella del settore tecnologico (componentistica ad alte prestazioni); il settore gioielleria, invece, ha assorbito 115 tonnellate di metallo prezioso in meno rispetto al periodo gennaio-marzo dello scorso anno.
A determinare l'eccellente risultato del mercato dell'oro nel Q1 2016, come detto, il settore investimenti; se lingotti e monete hanno visto, infatti, un incremento abbastanza relativo nella richiesta (253,9 tonnellate contro le 252,2 del Q1 2016) a mettere a segno il risultato più clamoroso è stata la richiesta d'oro legata ad ETF e prodotti finanziari del genere, schizzata dalle appena 25,6 tonnellate del primo trimestre 2015 fino a quota 363,7.
Per quanto riguarda i mercati, sempre in testa la Cina sebbene la richiesta si sia contratta, rispetto al Q1 2015, da 275,4 a 241,3 tonnellate d'oro; in flessione del 39% anche la richiesta indiana - per le ragioni sopra esposte - con 116,5 tonnellate a fronte delle 191,7 del Q1 2015. In calo anche il mercato del Medio Oriente (79,3 tonnellate contro 86,9, -9%) mentre Europa e area russa confermano di fatto la richiesta d'oro con 71,1 tonnellate contro le 70,9 del Q1 2015. Cresce, infine, l'assorbimento di metallo prezioso da parte degli Stati Uniti d'America con 45,4 tonnellate, +21% in rapporto ai primi tre mesi dello scorso anno.
Lèintero report trimestrale del World Gold Council relativo al periodo gennaio-marzo 2016 è scaricabile in formato Pdf a questo indirizzo.